Strepponi, la donna del “Nabucco”, Lodi ITALIA

Per una volta cominciamo dalla fine: è nel bis concesso dal maestro Paolo Marcarini edal soprano Renata Vitova a conclusione dell’incontro di domenica pomeriggio che è contenuto un piccolo grande scoop musicale.

Dopo una bella serie di celebri arie verdiane, interpretate con autorevolezzadalla sopranopraghese e commentate dalmaestro lodigiano con competenza e un tocco di umorismo, il bis è stato dapprima annunciato semplicemente comenonappartenente al repertorio verdiano, poiMarcarini ha dovuto ammettere sorridendo che si trattava di un brano tratto da un’opera in fase di costruzione, di cui lui stesso è autore insieme all’amico di sempre LeoNucci: intitolata Il sordo–con evidente allusione alla figura di Beethoven-, racconta la storia di unmusicista che, diventato sordo, sente solo nella suamente la musica meravigliosa che nasce dalla sua ispirazione.

Il pubblico lodigiano, numerosissimo come sempre, presente all’incontro (uno degli eventi collaterali allamostra “Cinquant’annidimostred’arte”) ha quindi avuto il privilegio di assistere a un’anteprima assoluta di un’opera ancora infase di elaborazione. L’esecuzione di brani verdiani, invece, era direttamente collegata al tema scelto per l’incontro curato dall’associazione Monsignor Quartieri, dedicato a Giuseppina Strepponi, compagna, poi moglie, amica, consigliera e ispiratrice di Giuseppe Verdi nell’ultimo quarantennio della sua vita!

>>il Cittadino – 4 Gennaio 2016<<

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